28/08/11

Straight Edge - Motivi Di Una Scelta - 2



Giro la scena musicale e politica ormai da un po' di anni, e ne ho viste di cotte e di crude. Mi sono anche accorto che oltre a parecchi pregiudizi c'è pure molta ignoranza sul movimento straight edge e/o sulla scelta di vita "drug free" e sulle motivazioni, in particolare, che possono portare ad una tale scelta, proprio per questo ho deciso di pubblicare alcuni testi riguardanti questo argomento, i MOTIVI DI UNA SCELTA, alcuni tratti da un opuscolo che ho in casa, che si chiama "A Commitment For Life" che tratta proprio l'argomento straight edge, alcuni scritti da conoscenti amici o anche da me stesso, chi lo sa, non metterò le firme.


È difficile spiegare perché si è straight-edge quando non è stata una scelta, dato che questa ultima pone sempre in una situazione di cambiamento.
Per me è stata più una presa di conoscenza, più che di coscienza. Ho solo dato un nome ad un' istanza che già mi apparteneva, che era insita nel mio essere.
Non ho mai amato gli alcolici, anzi solitamente io ero quella che non beveva e che non fumava e che rompeva pure l'ultimo dell'anno e brindava con il bicchiere pieno d'acqua (che poi mi arrugginisce ).
Insomma ero la diversa, ma mi stava bene...Io non ho mai trovato divertente ubriacarsi fino a vomitare e non capirò mai cosa ci sia di così bello.
A 14/15 anni le compagnie di amici in un paesino di provincia non te le puoi stare tanto a scegliere: o stai con chi va tutte le domeniche in chiesa o con chi si sballa, ed io scelsi di stare con chi si sballava, perché almeno non passava il sabato sera a catechismo. Ma più passava il tempo più capivo che quello stile di vita non mi apparteneva, non volevo scolarmi una bottiglia intera di whiskey per farmi accettare...io ero e sono così. Mi deprimeva vedere le altre ragazze della combricola fumarsi una canna e bere fino a sboccare per essere più attraenti, per sentirsi più ribelli e magari "imboscarsi" con un tipo che il giorno dopo avrebbero rinnegato. È stato così, un vivere da sxe senza definirsi tali finché un giorno un tipo se ne esce con una canzoncina (che mooolti anni dopo venni a scoprire degli Skruigners) e mi interessai al fenomeno... quello che proponevano era quello che io avevo pensato in maniera generale per anni.
Ho sempre rifiutato le droghe perché disdegnavo, e tutt'ora disdegno, lo sporco commercio che si cela dietro.
Respingo la mancanza di lucidità, il non essere e sentirmi padrona delle mie azioni, nel bene e nel male, e delle loro conseguenze. Nego in blocco tutti i veleni che la società della devastazione tende ad imporre.
Ripudio il sesso come valvola di sfogo delle frustrazioni prodotte dal sistema e, ovviamente, come merce.
Coraggio e determinazione. Evasione e sovversione. Antispecismo e antifascismo. Autocoscienza. Autogestione. Autoproduzione. Coscienza politica, individuale e sociale. Responsabilità. Rispetto. Liberazione.


Per me ora lo SxE è rivolta costante.


Col passare degli anni ho cominciato sempre maggiormente a prendere coscienza, a capire che il modo in cui volevo vivere oltrepassava e nello stesso tempo incorporava lo sxe. Sono diventata prima vegetariana e poi vegana, ho capito che la liberazione non è una prerogativa umana, ma deve essere estesa a tutti gli esseri viventi, Terra compresa. Non riuscirei ad essere complice della sperimentazione per testare la tossicità di tabacco, alcool o altre droghe per lo stesso motivo per cui mi rifiuto di accettare la pratica aberrante della vivisezione.
Non è per un mio vizio che un animale deve rimetterci la pelle.
Contesto le multinazionali, TUTTE le multinazionali, le loro logiche di mercato e la loro politica.


È come mi vogliono
stanco ed annoiato
con le pastiglie in corpo
piaggiatore dello stato.
[...]
È come mi hanno
lucido ed incazzato
una spina nel fianco
del loro sporco stato.

Questo è il mio modo di essere sxe.

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