26/01/12

Solidarietà a tutti gli arrestati No TAV

Dalle prime ore di questa mattina è stata portata avanti l' ennesima azione repressiva ai danni del movimento No TAV.
Pare siano 32, in tutta Italia, tra gli arrestati e i colpiti da misure cautelari, più i denunciati.
Questa azione fa riferimento ai fatti del 27 giugno o del 3 luglio.
Non penso ci sia molto da dire, se non che queste azioni sono sempre più infami e sono atte a screditare agli occhi di tutti quanti, un movimento forte e unito come il movimento No TAV.
La rabbia sale sempre a ogni loro attacco.
Solidarietà agli arrestati e ai colpiti dalla repressione.
A SARA' DURA!

P.S. Ulteriori notizie qui e qui.

24/01/12

BRASILE: 2000 SBIRRI SGOMBERANO FAVELA DI 9000 PERSONE. RESISTENZA IN ATTO.

È da ieri che è in atto una manovra repressiva assurda in brasile. 2000 sbirri stanno sgomberando la favela di pinheirinho dove abitano 9000 persone che hanno deciso di scontrarsi e difendere la loro casa. se cercate pinheirinho o pinheirinho battle su google immagini e su youtube vedete che cazzo stanno facendo.

All'alba di questa mattina le squadre antisommossa della polizia militare di San Paolo sono entrare in azione per sgomberare la favela di Pinheirinho a San Jose dos Campos. Almeno 7 i morti negli scontri ancora in corso tra abitanti e polizia
. Lo sgombero è avvenuto dopo che il giudice federale Carlos Alberto Antonio si era pronunciato favorevole a prendere possesso dell'area occupata dalla favela, respingendo i ricorsi, ma rimandando la decisione definitiva ad altre cariche del sistema giudiziario brasiliano. D'altronde con il fallimento dell'impresa immobiliare Selecta le autorità dello stato federale di San Paolo non si erano mostrate inclini ad evitare lo sgombero e a continuare il percorso di riqualificazione urbana partecipato e avviato da un pezzo con la comunità degli abitanti. Per qualcuno dopo l'uscita di scena degli speculatori di Selecta il territorio di Pinheirinho deve aver assunto la forma del dollaro!Ed i primi ad accorgersene sono stati proprio gli abitanti che già lo scorso 11 gennaio durante una grande assemblea avevano deciso ad acclamazione che la parola d'ordine e la pratica di lotta contro lo sgombero sarebbe stata “resistenza!”, e così è stato. [il video degli ultimi minuti dell'assemblea]
Da settimane si sono svolte numerose iniziative di lotta per denunciare il rapporto tra speculazione edilizia e sgombero: occupazione dell'autostrada, volantinaggi, iniziative sotto i palazzi delle autorità, presidi e tentativi di apertura di trattative. In questo modo il movimento di Perheirinho è riuscito a crescere e diverse organizzazioni di lotta e sindacati si sono uniti alla protesta portando le ragioni del movimento anche fuori lo stato federale di San Paolo.
Ieri in un volantino distribuito a San Jose dos Campos si poteva leggere: “la presenza fisica di tutti è fondamentale in questo momento. Le iniziative degli avvocati e le vie legali sono importanti, ma la presenza fisica è decisiva! Lo sgombero potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Domani vogliamo tutti gli attivisti presenti. Facciamo appello a tutte le organizzazioni e movimenti ad uscire domani per la città di San Jose dos Campos e partecipare alla resistenza di Pinheirinho. Questa è la nostra lotta! 100% Pinheirinho!”. I 9000 abitanti dell'immensa periferia facevano appello alla solidarietà e invitavano a salire sulle alte barricate di pneumatici che il movimento stava allestendo per resistere allo sgombero ormai percepito come imminente.
I plotoni dei reparti antisommossa della polizia militare hanno fatto ingresso nel grande quartiere coperti dall'alto da alcuni elicotteri edpinheirinho2 hanno intimato di abbandonare immediatamente le case, le strade e le piazze. La risposta degli abitanti non si è fatta attendere e i primi cordoni di manifestanti hanno tentato di farsi strada per difendere le barricate. Protetti da scudi e caschi e con in pugno bastoni la prima fila della resistenza di Pinheirinho ha fronteggiato per ore l'incredibile dispositivo repressivo prima di fare i primi passi indietro. Lanci di pietre e pneumatici in fiamme da una parte e gas lacrimogeni sparati dagli elicotteri e dai celerini dall'altra. Poi le fucilate e i primi manifestanti cadono a terra uccisi dalla polizia (secondo le fonti del movimento si tratta di 7 ragazzi ma nelle prossime ore il conto potrebbe aumentare). I Feriti sono numerosissimi, tra loro bambini e donne incinta. Le associazioni per i diritti dell'uomo brasiliane parlano di un vero e proprio massacro che non sta risparmiando nessuno tra anziani e minori. Mentre la polizia tenta di avanzare e sigilla le case che sono finite sotto il suo controllo la prefettura di San Jose dos Campos non ha ancora inviato nessun funzionario che dia almeno qualche indicazione alle famiglie sgomberate. Il mix letale preparato dalle autorità contro gli abitanti di Pinheirinho sembra essere composto da repressione omicida e abbandono totale. Una vera e propria punizione esemplare contro una periferia ribelle che sta osando di opporre giustizia sociale e dignità agli interessi degli speculatori.
Seguiranno aggiornamenti.

Traduzione di una lettera scritta da una compagna al movimento.
GENTE, UNA COMPAGNA DELLA ZONA SUD DI SAO JOSE DOS CAMPS HA INVIATO UN RACCONTO SULLA SITUAZIONE DELLA GUERRA DEL PINHEIRINHO. QUESTO RACCONTO RIGUARDA LE ULTIME ORE.
Helena Silvestre
Continuano ad uccidere, picchiare,aggredire e umiliare donne, bambini, persone anziane qui a Pinheirinho. Siamo qui dalle 10 del mattino e già abbiamo visto cose assurde. Gente ferita per strada e ci lanciano bombe di gas urticante dagli elicotteri. Ci sono compagni morti, ancora non sappiamo il numero esatto ma almeno 3 sono confermati. Il numero dei feriti è impossibile da calcolare. Spari in ogni momento contro di noi. L'aria è irrespirabile tanti i lacrimogeni e il gas urticante. I Bambini non smettono di piangere. Il popolo è ferito ma è ancora forte. Siamo in lotta per i nostri diritti e per una società in cui non dobbiamo morire per avere una casa. Chi vuole solidarizzare, per favore, divulghi queste notizie attraverso e-mail e Facebook e pagine varie. Io ritorno in guerra.

Traduzione di una poesia sulla battaglia di Pinheirinho scritta in queste ore
I Pini Rossi
I pini del mondo hanno perso il loro verde caratteristico
Li ha fatti diventare rossi un maledetto politico!
Sangue di lavoratore
Nelle terre di uno speculatore
Neanche il profumo delle Arabie puliranno
Questo vile e codardo tradimento
Ne siamo certi: no, non ci saranno rielezioni!
Piange Pinheirinho!
Piange il Brasile! Piange il mondo
Reagisci Pinheirinho! Reagisci Brasile!
Si ribelli il Mondo

21/01/12

Megaupload, forconi, crociere, aggiornamenti e sfoghi personali

In questi giorni siamo stati tempestati di notizie e tormentoni (per lo meno sul web, dato che la tv non la guardo, posso solo supporre che lì la situazione sia ancora peggiore).
A partire dalla nave da crociera che si è rovesciata (e il capro espiatorio di Schettino che si sorbisce tutta la colpa), fino allo sciopero dei forconi in Sicilia fino ancora alla più recente chiusura di Megaupload con annesso arresto dell'ideatore del sito.
Non intendo dilungarmi più di tanto perché non li ritengo argomenti particolarmente importanti, ma ci tengo a precisare almeno alcune cose.
Per quanto riguarda la nave da crociera mi chiedo varie cose, per esempio come mai faccia più notizia questa nave di merda piena di riccastri o medio borghesi in un viaggio di piacere che si scontra contro uno scoglio in una parte di mare in cui palesemente non avrebbe dovuto navigare piuttosto che tutte le navi piene di gente in cerca di una vita migliore, quindi che sono in un viaggio di necessità, non di piacere, costretti da sfruttatori aguzzini a fare il viaggio in condizioni che neanche per gli schiavi nel 1700, probabilmente, erano così pessime, e che spesso si ribaltano, o peggio ancora, vengono anche abbattute per evitare che tali persone arrivino raggiungano la costa; o ancora come mai si è più interessati alla vita di un piccolo gruppo di persone, o su chi sia o non sia il colpevole o l'eroe di questa "tragedia" più che prevedibile, piuttosto che non all'enorme impatto ambientale che avrà su tutta la zona circostante (e quindi non su quel manipolo di persone) e non solo; ma non soltanto questo, poco tempo prima, la nave Rena, incagliata da alcuni mesi al largo della Nuova Zelanda, che già sversò 350 tonnellate di carburante in mare, e ora ha rovesciato pure parte dei suoi 800 container (9 dei quali pure con sostanze pericolose), tra cui anche container contenenti latte in polvere, il che ha fatto diventare l'acqua circostante bianca, ma di questo (che a mio avviso è ben più importante e grave della Concordia) solo qualche brevissimo accenno.
Per quanto riguarda la cosiddetta "rivolta dei Forconi", invece, si sono lette tantissime stronzate. Un sacco di pecoroni che seguono acriticamente il branco, magari anche in buona fede, gridando a un principio di rivoluzione che parte dalla Sicilia, senza analizzarlo minimamente, e senza, quindi, notare quanto sia becero, populista e inutile questo movimento. Si sarebbero effettivamente ribellati se non fosse stato alzato il prezzo del carburante? Ne hanno veramente le palle piene di questo sistema o in realtà vogliono semplicemente che sia più vivibile (per loro) ma non hanno la minima intenzione di fare qualcosa di concreto per cambiarlo? Inoltre si vede già come sta andando a finire, con la richiesta di intervento, per risolvere la soluzione, alla Regione Sicilia e allo Stato Italiano. Non mi stupisce minimamente, infatti, il fatto che la maggior parte dei rappresentanti del movimento dei Forconi sono tutti quanti di Forza Nuova e che molto dei partecipanti o delle sigle che hanno aderito stanno semplicemente cercando adepti/voti/riconoscimento/fama. Ma del resto l'unico interesse della gente, e in particolare di chi partecipa a queste proteste-farsa, a questi scioperi-farsa, è quello di un proprio tornaconto personale (chiariamo, non sto parlando di un interesse personale in senso lato, e quindi positivo, ma un tornaconto personale in senso negativo, ovvero economico, materiale ecc ecc).
E infine Megaupload. Non ho bisogno di spiegarvi cos'è successo dato che sicuramente lo sapete meglio di me. Quello che più mi ha dato fastidio di questa faccenda, non è il fatto che sia stato chiuso un sito del genere (non mi stupisce di certo, visti i tempi che corrono, mi stupisce anzi che ci abbiano messo così tanto, certo mi da fastidio, ma c'era sicuramente da aspettarselo), quanto più che altro la reazione della gente, dimostrazione ancora una volta che va bene tutto, finché non si viene toccati nel vivo dei propri interessi, ma sia chiaro, si parla sempre dei propri interessi meramente materiali, a corto termine ecc ecc, perché non sia mai che si provi ad alzare la voce nel momento in cui ti vengono chiesti i documenti per strada, nel momento in cui ti controllano qualsiasi cosa che fai, virtualmente e non, nel momento in cui devi fornire l'impronta digitale per ritirare lo stipendio, nel momento in cui i soldi non ci sono, ma per mantenere l'occupazione militare della Val Susa, per quello ci sono, nel momento in cui devi pagare per essere curato, per prendere medicine che magari, a quanto ti dicono, ti sono indispensabili per vivere, e via così.
Infatti a nessuno frega nulla se controllano ogni cosa che scriviamo, se chiudono e censurano siti solamente perché il contenuto di questo sito o di questa pagina non va a genio e chi ha il potere per far eseguire i propri ordini, se ogni cosa che facciamo, lascia una traccia, viene registrata, controllata, analizzata, e nel caso archiviata per un eventuale uso futuro. Il risultato di tutto ciò è che c'è sempre più controllo, ma sono sempre i soliti a ribellarsi più o meno attivamente e a dire la loro e gli altri accettano passivamente. Ma quando viene oscurato un sito che interessa quasi tutti, allora li sì che ci sono le grandi mobilitazioni, con tanto di hacker che attaccano siti governativi e non. Ma mi chiedo io, con tutte le cazzo di guerre che ci sono ogni giorno, con tutti i morti sul lavoro, con tutti gli arresti preventivi e non, con tutte le repressioni poliziesche e con tutti gli abusi gli sfruttamenti i soprusi gli omicidi di massa e controllati la vivisezione lo smembramento della Terra l'inquinamento l'intossicazione il nucleare la continua costruzione di nuove armi ultratecnologiche le nuove riforme la gente che non arriva a fine mese le banche e via così, insomma con tutta questa sovrabbondanza di motivi per cui ribellarsi concretamente, quello che fa incazzare la gente e che fa smuovere un po' le acque (solamente in ambito informatico, però, perché guai a uscire fuori di casa e mettere in discussione il potere eh, altrimenti sei un Black Bloc cattivo e meriti di essere denunciato a Repubblica) è la chiusura di un sito che pergiunta ha miliardi di sostituti e imitatori? (ne cito solamente alcuni, tanto per far presente che non è poi "la fine del mondo": Rapidshare Hotfile Easy-share Filesonic Gigasize Mediafire Depositfiles Filefactory Filesonic Fileserve Filejungle Uploading 4shared ecc ecc).
Tutto questo secondo me dovrebbe farci molto pensare. A dirla tutta credo che tutto quel che succede e che sentiamo ci dovrebbe far pensare, ma queste cose in particolare.
"Perché?" vi chiederete. Perché quando le condizioni di vita sono una merda (e oggi siamo veramente nella merda, perché forse non tutti lo sanno o se ne rendono conto, ma io, che ho 22 anni, non ho una minima possibilità di un futuro diciamo decente e roseo, non ho delle grandi possibilità per andarmene a vivere da solo ecc ecc ecc ecc ecc e idem la maggior parte dei miei coetanei, dei ragazzi più grandi e dei ragazzi più piccoli di me; mi direte certo, ma ci sono posti in cui stanno peggio di noi; GRAZIE AL CAZZO, a cercare si trova sempre qualcosa di peggio, ciò dovrebbe farci accettare il male minore? Dovrebbe farci accettare lo stare di merda solo perché qualcuno sta peggio? Al massimo questa cosa dovrebbe farci sentire ancora peggio, perché vuol dire che non siamo gli unici in questa condizione, che possiamo sempre peggiorare, e via così) e a ribellarsi sono sempre i soliti 4 (in realtà sono di più, ma è per farsi capire) stronzi (stronzi in senso buono, giusto per usare un appellativo, anche se, sicuramente, alcuni lo sono davvero), ma poi si inneggia alla rivolta (quando succede negli altri paesi, però, guai a chi osa alzare la voce, o le azioni, nel nostro civilissimo e fantastico Paese), si grida alla rivoluzione quando 20 stronzi (questa volta per davvero, lo "stronzi") incrociano le braccia, si chiedono cambiamenti e poi non si fa assolutamente un cazzo, beh allora vuol dire che non siamo nella merda solamente per le condizioni di vita, ma anche per la gente che si trova in queste condizioni.
Per questo e per tanti altri motivi, personali e non (ogni volta che si vedono le immagini dei vari macelli, dell'uccisione di foche orche balene e via così, ogni volta che si sente di un disastro ecologico, di una foresta distrutta, ogni volta che si va in giro e si vedono episodi di razzismo, servilismo, non vado avanti perché la lista sarebbe troppo lunga, altrimenti, e mi salirebbe ancora di più l'acido verso chiunque), dico, un po' a tutti MA VAFFANCULO, DAI.
E sottolineo il "dai", che ritengo parte parecchio importante della frase.
In tutto questo mi ritengo fortunato ad avere due cose che mi tengono ancora ancorato al terreno e fermo nelle mie convinzioni, senza sfociare nella misantropia (cosa che non concepisco minimamente), ovvero le mie idee, e la musica.
A proposito della seconda, a breve mi arriverà il disco, che ho coprodotto, dei xKATExMOSHx.






Aggiungo pure che finalmente sono riuscito ad aggiungere uno dei download che avevo promesso, appena possibile aggiungerò pure gli altri.
Vi concedo anche uno split, di cui vorrei, a breve, appena sarò nelle condizioni mentali per poterlo fare, tradurre e postare l'intervista ai due gruppi che c'è all'interno.
http://www.mediafire.com/?v89ng6pdk96nuko (non vi scrivo cos'è, se vi interessa scopritelo voi).
ENJOY AND FUCK OFF

P.S. Ho toccato argomenti che vorrei approfondire in seguito, e che spero vivamente di riuscire a fare, anche se non garantisco di riuscire a farlo a breve.
P.P.S. Forse non si è capito bene perché non mi spiego al meglio, ma apprezzo quello che hanno fatto gli hacker, han fatto benissimo, ma ritengo sbagliate le motivazioni, nel senso che avrebbero dovuto farlo ben prima e per ben altri motivi in realtà, e soprattutto continuare a farlo.
P.P.P.S. Ci tengo a precisare che sono stato il più sintetico possibile, siatene contenti perché sennò vi trovavate a dover leggere un libro.

20/01/12

I Compromessi - Alexandre Marius Jacob + Considerazioni


Questo brano è tratto da una lettera che Alexandre Marius Jacob scrisse alla madre tra il 1909 e il 1910, dal bagno penale in cui era recluso, in risposta alla proposta della madre di chiedere favori, o di supplicare giudici e magistrati per farlo rilasciare.

Mia cara mamma, credo di averti già detto che non volevo sentire parlare di favori. È molto deplorevole che tu non te ne sia ricordata. Ci sono elasticità, ginnastiche per le quali non ho né voglia né inclinazione (...). Per prinipio, vedi, non serve a niente contare sulla protezione di questo o sull' influenza di quello. È meglio non contare che su sé stessi. Inoltre, è ugualmente preferibile non dare preoccupazioni a delle persone fortunate con delle richieste. Anche in caso di insuccesso, ciò impegna alla riconoscenza e questo sentimento è molto spesso una catena penosa da tollerare. Da parte mia, amo troppo la libertà per legarmi in questo genere di compromessi.

Tralasciando le condizioni in cui è stata scritta questa lettera e tutto il contorno che ne consegue, trovo questo pezzo veramente bello e interessante.
Leggendolo in senso più lato, infatti, si può estendere questo discorso non soltanto a quell'episodio in particolare, ma a tutti gli ambiti della vita.
Contare solamente su sé stessi e sulle proprie forze, vuol dire rifiutare qualsiasi tipo di delega, qualsiasi rappresentazione. Vuol dire mettersi in gioco in prima persona, per effettuare qualsiasi tipo di cambiamento che ci interessa. Vuol dire che se abbiamo bisogno di qualcosa, dobbiamo solamente prendercela. Vuol dire che se qualcosa non ci sta bene, non abbiamo che da cambiarla o eliminarla. Con ciò che abbiamo a disposizione, unendoci con chi ci è affine a livello di mezzi e di scopi.
Nessun compromesso vuol dire rifiutare il male minore, in favore di un bene maggiore, perché il male minore oggi, vuol dire non avere ciò che ci sta bene in futuro.
Nessun compromesso vuol dire rifiutare che qualcuno prenda decisioni per noi, al posto nostro, vuol dire prendere in mano la propria vita.

13/01/12

Intervista/Chiacchierata con gli Eat You Alive

 (foto scattata dal Pulcio al release party)

E come promesso nella recensione del disco di qualche giorno fa, ecco l'intervista/chiacchierata agli Eat You Alive fatta sabato 7 Gennaio, il giorno seguente il loro release party.
L'unica premessa che faccio è la formazione, Mirchetto alla voce, Riccio al basso, Musu alla chitarra e Petz alla batteria.


1 - Chi o cosa sono gli Eat You Alive e cosa hanno fatto nella loro esistenza?
  Riccio: Io ho fatto la cacca prima di venire qua
  Musu: No beh gli Eat You alive una volta avevano un' altra formazione, eravamo sempre io e Mirchetto, con altri due membri. Dopo abbiamo cambiato per vari motivi, perché gli altri sono andati via.
   Mirchetto: Più che altro si sono trasferiti, uno a Londra, e l'altro in pizzeria (risate, ndL). E abbiamo avuto due anni di stop, dopodiché io e Musu ci siamo decisi di rimettere su il gruppo e abbiamo chiesto a Riccardo detto Riccio, e a Enrico detto Petz, di venire a suonare con noi. E nel giro di 3 giorni eravamo pronti a far le prove di nuovo. Abbiamo fatto nel 2008 un demo ancora con la vecchia formazione e appunto pochi giorni fa è uscito il nuovo CD.

2 - Ok, così mi hai appena fregato la seconda domanda, maledetto, che era "Come mai avete aspettato 3 anni per dare un seguito al demo?"
  Mirchetto: Eh è stata una diaspora. Tipo metti una bomba in mezzo a 4 persone. Poi Musu è andato un anno in giro per il sud est asiatico.
  Musu: Sì e poi son tornato e di meglio che ho trovato da fare è stato suonare ancora.
  Riccio: E consegnare pacchi. Hai sempre avuto una certa affinità coi pacchi, tu.

3 - Nel disco sono presenti 3 delle canzoni del demo, come mai avete tralasciato le altre 2? (Who's The Real Criminal? e Something To Gain, ndL)
  Musu: Perché non ci piacevano più,
  Mirchetto: Sì diciamo che già all'inizio avevamo iniziato a tralasciarle, quando ancora avevamo la vecchia formazione, e man mano che tiravamo fuori canzoni nuove erano le prime due che proprio abbiamo saltato.
  Musu: Più che altro perché a me, un po' alcune avevano stufato e non erano belle o  fatte bene esattamente come dicevo io però secondo me ci stava anche per cambiare un po'.
  Mirchetto: E anche lo stile era cambiato quindi non aveva più senso tenerle.

4 - I testi sono in inglese, tranne quello di Ogni Secondo, come mai la scelta dell'inglese e dell'italiano per quella canzone in particolare?
  Mirchetto: Mah era semplicemente perché quando abbiamo cominciato con gli Eat You Alive io cantavo ancora negli Antisexy, quindi essendo la stessa voce, cantare in italiano anche negli Eat You Alive mi sembrava essere troppo simile all'altro mio gruppo, quindi l'inglese mi sembrava più adatto per dare un' altra forma al nuovo gruppo. Il discorso di Ogni Secondo, è che io comunque utilizzerò ancora l'italiano, per nuove canzoni. L'italiano mi piace, è una lingua che comunque rende molto più, riesce ad esprimere molto meglio i concetti, ed è più aggressiva.
  Musu: Comunque c'è già un' altra canzone che è nuova, che abbiamo fatto anche ieri sera, ed è in italiano, si chiama Per Un Momento Mio.
  Io: Ah io avevo capito tipo "Hai un momento Dio".
(risate, ndL)
   Riccio: Tutti capiscono "Dio", perché?

5 - Control e Opposition And Conformity parlano di sociale. Ci potete dire a grandi linee cosa ne pensate della situazione attuale e di spiegare meglio le canzoni.
  
Mirchetto: Allora, penso che fondamentalmente negli anni le cose non siano particolarmente cambiate, cioè non è che si vive meglio o peggio di anni fa'. È semplicemente che i media per esempio danno più importanza a certe notizie rispetto che ad altre quindi danno una sorta di terrore verso la gente. Fondamentalmente siamo sempre sotto uno Stato di polizia. Qualsiasi persona è sempre soggetta a controllo, sappiamo che qualsiasi cosa si faccia è monitorata, che sia dalle 500 telecamere che ci sono in giro per qualsiasi paese, anche di 100 abitanti. Sappiamo che in Italia c'è una proporzione abitante/forze di polizia che mi sembra sia quasi 10 a 1. Quindi rendiamoci conto che una persona non è effettivamente libera di fare assolutamente niente. Camminando per la strada c'è sempre qualcuno che è posto là a vigilare su qualsiasi azione. Per questo penso che canzoni che per quanto possano risultare banali che trattano il tema, appunto, della libertà personale, su come riuscire a divincolarsi dalla società improntata sul potere e sul controllo delle masse, e come ogni individuo debba autodeterminarsi.
  Riccio: Cazzo che paroloni. Mi sono emozionato.
  Io: Eh ma Mirchetto è un intellettuale.
  Mirchetto: No a dire il vero, se vogliamo aprire una parentesi, mi ero preparato a casa leggendo Topolino e c'era questa cosa che la diceva Paperino a Paperone (risate ndL).

6 - Sempre rimanendo nell'ambito testi, No Need To Excuse My Actions e Do It Yourself (Do It Better) parlano invece di un tema che mi è molto caro, ovvero il fatto che, come dicevano i Grandine, "non è soltanto musica". Che cos'è dunque per voi l'Hardcore e come vi siete avvicinati ad esso? Intendendo l'Hardcore non come un genere prettamente musicale ma più come un discorso attitudinale.
   Musu: Per me è semplicemente essere me stesso. So che non faccio del male, so che non rompo le palle, so che non blocco la libertà delle persone, so che porto rispetto agli altri. E ne pretendo, ovviamente. E in più, suonare è una cosa che faccio da quando sono un bambino, e quindi è una cosa che continuerò a fare, perché comunque suonare, al di là del genere che si suona, è un' attività sana, che non reca danno né a te stesso né agli altri. È una cosa che non produce una cosa negativa in cambio: tu suoni, è una cosa positiva, basta, è bella così, va bene così. Per me è una cosa che mi sento proprio dentro, suonare fa parte della mia vita da sempre. Comunque io condivido molte idee di Mirco, però diciamo che se io dovessi approfondire certi discorsi, approfondirei più la condizione della persona, come individuo, che non la condizione data da fattori politici, che poi magari è dovuta anche a quello, però in ogni caso se io guardo cosa c'è qui intorno, a livello di persone anche più grandi di me, le guardo negli occhi e non le vedo. Quindi per me va bene vivere la mia vita. So che io sono padrone della mia e inviterei anche gli altri, magari chi non lo fa, a farlo. Però se suono con loro vuol dire che con loro sto bene e non è che abbia chissà quanti altri amiconi al di fuori di loro.
  Riccio: Altra gente che ti sopporta nel suonare più che altro.
  Musu: E quando dormo. E comunque è Mirco che mi ha fatto avvicinare all'Hardcore, perché è l'unico che si è degnato di farmi suonare con lui.
  Riccio: A me hanno incastrato invece, mi hanno detto "Riccio, vieni a suonare il basso" faccio "Ma io non suono il basso" "Ma dai ma tanto che ti importa, è una chitarra con quattro corde e più grosse" ho detto "Possiamo provarci, però io non so niente di Hardcore" "Eh vabbè non stare a preoccuparti".
  Musu: Siamo amici da tanto alla fine, cioè ci conoscevamo da prima di sapere cosa fosse l'Hardcore.
  Riccio: Io ho cominciato a conoscere l'Hardcore suonandoci, e devo ancora capire adesso cosa sto facendo.
  Mirchetto: Per me l'Hardcore, ovviamente, come dici tu, non è soltanto musica. È ANCHE musica (la passione, il bello dei concerti, è una musica energica, eccetera), però l'Hardcore porta avanti delle idee. È da quando ho 18 anni che ascolto Hardcore, quindi sono almeno 12 anni che ascolto Hardcore, vado ai concerti, eccetera.
  Riccio: Aveva ancora i capelli. (risate, ndL)
  Mirchetto: Avevo ancora i capelli. L'Hardcore è attitudine, l'Hardcore è antifascismo, l'Hardcore è prendersi spazi popolari, l'Hardcore è autoproduzione. Quindi tutto ciò che si svincola dal mercato, e tornando al discorso di prima, si svincola anche da una logica di potere. Quindi tutto per tutti, e, non posso dire neanche a un prezzo ragionevole, ma che possa comunque essere accessibile a tutti.
  Petz: Quello che ho di più caro io è il modo di far funzionare le cose in questo ambito: l'autoproduzione, coproduzioni, fai da te.
  Musu: Che ci si da una mano a vicenda. È una realtà parallela, ma migliore.
  Riccio: Ci vorrebbe una realtà così anche per gli altri generi di musica.
  Mirchetto: Ma non sono per la musica. L'idea dell'autoproduzione per esempio dovrebbe essere esportata anche ad altri aspetti della vita, non sono musicale ma anche al lavoro, per esempio, se vogliamo metterla così. Io posso produrre delle carote, tu delle patate, possiamo fare uno scambio, senza bisogno di...
  Musu: Carta moneta.
  Mirchetto: Di denaro, esattamente, senza bisogno di sfruttare nessuno. Quindi tutto alla portata di tutti.
  Petz: E anzi, parlando delle autoproduzioni e delle coproduzioni, cogliamo il momento per ringraziare tanto tutti quelli che ci hanno dato una mano.

7 - In The Strength In My Veins citi la Padova Hardcore, ci vuoi raccontare un po' la storia?
  Mirchetto: Ah aiuto.
  Musu: A questa può rispondere SOLO Mirco.
  Riccio: Ieri sera si è rivista un po' di Padova Hardcore.
  Mirchetto: Ti dirò che la Padova Hardcore è stata un po' come l'Hardcore in generale, altalenante, quindi momenti in cui ti trovi 4 persone per 2 anni, e momenti come questo, fortunatamente, in cui vai a un concerto come quello di ieri sera e ti trovi parecchia gente, col "parecchia" tra virgolette, perché stiamo parlando di Hardcore, ovviamente. Negli ultimi 2 o 3 anni c'è stato un calo di gruppi, un calo di posti dove suonare e la realtà era veramente tragica, per andare a suonare dovevi prendere la macchina e farti come minimo 50 Km fuori Padova, ed è bruttissimo. Adesso invece nascono nuovi gruppi.
  Musu: Però comunque dobbiamo andare fuori Padova.
  Riccio: No il problema secondo me è che a Padova non c'è più chi gestisce i locali o i centri sociali per far suonare i gruppi Hardcore. Ha in mente tutto l'opposto del messaggio che ha l'Hardcore. Soldi soldi soldi e far suonare sempre quei 3 che sono amici di quegli altri 3.
  Mirchetto: Ma anche in altre città, non solo a Padova, se guardi Bologna, per esempio, senza fare nomi, ma se non conosci la gente non suoni, neppure se sei bolognese e suoni da tipo 10 anni.
  Riccio: Questo per esempio era il terzo concerto in Veneto da un anno a questa parte.
   Musu: È triste questa cosa qua. Andiamo a suonare a Firenze, Milano e Campofico, e invece suonare a Padova pare un' utopia.
  Mirchetto: Per fortuna invece adesso stiamo cominciando a riprenderci un po' di spazi in giro. E speriamo che questi ragazzi che stanno crescendo continuino a mantenere questa passione, quest'attitudine, se no ricadiamo di nuovo nella solita ciclicità e quindi i soliti 4 gatti. Non è che a 40 anni spero di essere solo io e gli altri 3 di 40 anni e gli altri "Ciao belli".
  Musu: Bisogna continuare a suonare.

8 - Quanto sono importanti i testi in un genere in cui non sempre è facile distinguerli?  Mirchetto: Non per niente siamo abituati a comprare i dischi Hardcore, o scambiarli e scaricarli, e di solito anche quando li scarichi ti trovi i testi scritti, e questo è importantissimo appunto. Ovvio è un genere talmente tanto veloce e furioso e in genere sbraitato che è difficile a volte capire cosa si dice.
  Riccio: Beh però nel CD è registrata bene la voce, cioè tipo in Ogni Secondo si capiscono bene le parole.
  Mirchetto: E comunque è importante che poi uno se li legga con calma i testi e cerchi di capire cosa uno sta intendendo. Anche con la facilità con cui si può contattare un gruppo tramite internet per chiedergli anche informazioni, anche sui testi. Di solito è gente alla mano con cui si riesce a fare due chiacchiere anche tranquillamente.

9 - Cosa ne pensate invece della scena Hardcore italiana, ma soprattutto, è una scena?  Mirchetto: Eh una domanda classicona qua eh.
  Io: Eh sono un tradizionalista io.
  Mirchetto: Vai ti rispondo semplicemente che il termine "scena" non mi piace. Nel senso che non siamo a New York dove abitano tantissime persone che prendono la metropolitana e in mezz'ora sono dall'altra parte della città e sono in 500 persone per un concerto
  Riccio: In Hardcore Street.
  Mirchetto: Già sei molto fortunato se sei in 100 per città. Secondo me è solo un discorso di amicizie. Nel senso che nelle varie città, nella tua città, trovi le persone con cui ti trovi bene e condividi dei messaggi e dei concetti e con questi ti amalgami e crei situazioni. Non è una scena, è semplicemente una coesione di individui.
  Petz: È anche pieno di impostori, i fighetti dell'Hardcore.
  Mirchetto: Boia can ma certo, l'Hardcore è un mondo, solo che più piccolo, nel senso come nel mondo ci sono i fighetti, ci sono gli stronzi, ci sono i simpatici e c'è la gente di merda.
  Riccio: Hai fatto bene a indicare me per "simpatici" (risate, ndL).
  Mirchetto: E l'Hardcore è lo stesso, solo con meno persone. Trovi anche quello come me che ha la distro che cerca di farti la cresta su tutto.
  Riccio: La cosa bella è che suonando in giro troviamo sempre gente che anche se viene da Kathmandu e noi da qua, la pensa comunque alla stessa maniera e dici "che figo, allora non sono l'unico stronzo che la pensa così, c'è anche gente da Kathmandu che la pensa come me".

10 - Cosa pensate invece di internet per quanto riguarda l'ambito musicale? Cioè è un vantaggio è uno svantaggio o cosa?
  Riccio: Musu non lo conosce.
  Musu: Per me è come dire l'arabo.
  Mirchetto: No internet è comodo, perché riesci ad arrivare a mille gruppi, riesci a contattare un sacco di gente, per coproduzioni, per date, ed è ovviamente una cosa comodissima. Puoi scaricare un sacco di gruppi senza dover pagare, magari scarichi e ascolti il disco e se ti piace poi lo compri anche. D'altra parte invece internet l'unica cosa che veramente ha distrutto sono le fanzine. Quelle proprio nessuno ormai le fa più. E io sono affezionato alle fanzine.
  Io: Vecchio nostalgico.
  Mirchetto: Per il resto riesci a trovare anche concerti senza dover cercare chissà quali espedienti per doverci andare. Ed è comodo. Tanto per dirla, noi probabilmente non ci saremmo mai conosciuti.
  Io: Esatto.
  Mirchetto: E saresti stato contento di questo vero? (risate, ndL)

11 - Mirco, tu hai un etichetto/distro (Here and Now, ndL). Com'è nata e cosa vuol dire per te portare avanti un progetto come questo che comunque è anche impegnativo?
  Mirchetto: Beh diciamo che l'idea dell'etichetta nasce quando ancora c'era la Shooting Your Knees, che era un etichetta che avevamo noi ex Antisexy con i Milizia HC. Poi quando gli altri si sono stancati io poi ho continuato, quindi poi ho cambiato nome all'etichetta e ho cominciato a fare tutto da solo. E adesso sono più o meno 6 anni che porto avanti il progetto autonomamente. Secondo me è difficile perché tante volte ti trovi più gente che è interessata a prendersi 100 birre poi arriva da te e ti chiede, discorso classicissimo, "Quanto costa il disco?" "5 €" "Costa troppo", però intanto si sono presi 50 € di birre. E tra 50 € e 5 € la differenza è sostanziale, avrebbero potuto prendersi due birre di meno e prendersi il disco. Però alla fine è una cosa importante, lo fai per dar modo comunque ai vari gruppi di girare, di farsi tra virgolette un nome, di esportare musica, di far girare un messaggio e di dare a tutti la possibilità di trovare dischi che magari sono introvabili per il semplice fatto che magari io un gruppo di Catania è difficile che lo veda suonare, e magari tramite la distro, invece, riesco ad averlo senza dover contattare il gruppo, pagarmi le spese di spedizione e cazzate varie che alla fine paghi il doppio per avere una cosa che puoi avere tranquillamente a metà prezzo. E in più, comunque, coprodurre gruppi è comunque una valorizzazione delle persone, perché molte volte i gruppi che coproduci sono amici. Conosci chi sono, che mentalità hanno, e di conseguenza, tramite loro, porti avanti sempre il solito messaggio.
  Riccio: Sono commosso, non pensavo fossi una persona così profonda, Mirco.
  Mirchetto: Ancora, è sempre grazie a Topolino.
  Io: Ma questo qua non era Paperinik?
  Mirchetto: Bravissimo, che era ancora più figo, perché mascherato.

12 - Ascoltate tutti Punk Hardcore o cos'altro ascoltate?
  Musu: Metal, Hip Hop, qualunque cosa, mi piace tutta la musica.
  Riccio: Reggae, Hip Hop, insegno breakdance ai marmocchi, quindi, ovviamente Hip Hop, Hardcore ne ascolto poco, ascolterò 4 gruppi Hardcore, che poi sono quelli con cui ci suono insieme.
  Mirchetto: Fortunello, sono pochi quelli che hanno questa fortuna eh.
  Riccio: Di tutto poi, anche perché faccio tecnico del suono quindi bisogna ascoltare di tutto.
  Mirchetto: Mah io sono dalle visioni limitate invece: Hardcore, Punk Hardcore, Punk Rock al limite, Thrashcore, Fastcore, Metalcore, ah e i Sublime, che sono dei fighi. Fanno tipo Punk/Reggae.
  Riccio: Si comunque ascoltiamo un po' di tutto.
  Musu: Io soprattutto tanto metal ho ascoltato, da quando ero ragazzo. Sì, ragazzo intendo 13 anni. Fino anche ad Adesso, anche se ora ascolto un po' di tutto.
  Riccio: Poi comunque abbiamo sempre suonato in miliardi di band. Prima c'era la band tipo Linea 77, quindi li ho ascoltati, io facevo i Rage Against The Machine, quindi li ho fruati.
  Mirchetto: Fruati? Cazzo vuol dire?
  Io: Boh, credo che fruibile derivi da lì, però.
  Mirchetto: Ah giusto.
  Riccio: Poi stiamo facendo Drum 'n' Bass, quindi stiamo riscoprendo anche un po' di musica elettronica. Abbiamo avuto un passato da mezzi Punkabbestia quindi un qualcosa di elettronico è entrato dentro di noi.
   Mirchetto: Io mi dissocio. (risate, ndL)

13 - Ultimamente sono usciti vari gruppi NSxHC (National Socialist HardCore, nazi di merda che pretendono di fare Hardcore, ndL), Come i Blind Justice o gli Hate For Breakfast o gli Still Burning Youth, e non solo, anche vari nazi che ascoltano Hardcore, secondo voi perché c'è questa cosa?
  Musu: Perché non sanno che cazzo fare.
  Riccio: Le provano tutte.
  Musu: Le droghe non funzionano più come una volta. (risate, ndL)
  Mirchetto: Si stanno appropriando di una cosa che non è loro, l'Hardcore, che, soprattutto in Italia, è sempre stato antifascista e deve RESTARE antifascista, e certi gruppi devono essere allontanati. Onestamente non so perché stiano nascendo, probabilmente sì, le droghe non funzionano. Oppure le hanno provate tutte, evidentemente il metal, anche quello che poteva essere più di destra non gli basta più. Stanno tentando di tutto, e provano ad attirare proseliti in quest'ambito e in questo genere, solo che forse non hanno capito bene com'è la storia qua, l'unica cosa che bisogna fare è menarli, farli fuori il problema è che magari dopo ti sgamano.

14 - Sono sempre più frequenti rivolte e insurrezioni in tutto il mondo. In Italia, ultimamente, ce ne sono state 2, cosa pensate di questo?
  Musu: Che la gente dorme. E che sta bene nella merda in cui nuota. E non fa niente per cambiare le cose. Cioè pochi fanno qualcosa, ma l'italiano medio sta bene nella sua mediocrità.
  Riccio: Più che altro è adesso che finché non ce l'abbiamo su per il culo.
  Mirchetto: Non è vero, perché ho letto poco tempo fa un libro di Nietzsche, che anche 150 anni fa, gli italiani sono abituati a parlare e vedere le cose cadergli addosso. Quindi a un certo punto credo che sia una costante proprio del popolo italiano.
  Riccio: Quella di farsi fregare.
  Mirchetto: Solo discorsi da bar tipo "Ah il governo ladro".
  Riccio: E dopo lo votano però.
  Mirchetto: Senza far niente per cambiare le cose. Quindi, forse è triste da dire, ma va bene che sia così, nel senso, bastonateli, perché sono delle teste di cazzo. Poi ti trovi gente che ti fa discorsi del tipo "Bisognerebbe prendere i fucili e andare ad ammazzare tutti questi pezzi di merda" poi vedono la manifestazione e dicono "Ma guarda cosa hanno fatto tutti questi ragazzini qui." E magari li prendono anche a calci in culo. Ma io prenderei a calci in culo te.
  Riccio: Sono i primi che dicono, poi quando c'è da fare qualcosa se ne stanno a casa in pantofole, e allora stai zitto.
  Petz: Non so per me comunque ormai l'unico modo per ottenere qualcosa è prendersela.

15 - Bene, ora la domanda più seria di tutte: ditemi il personaggio preferito dei cartoni animati/fumetti/telefilm.
  Musu: Mi devi lasciare un paio di giorni per pensarci. (risate, ndL)
  Riccio: Ma noi abbiamo già un idolo dentro di noi.
   Mirchetto: Hai mai visto il telefilm Hercules? L'amico di Hercules, che è anche il cugino di Hercules, oltretutto, Iolao, lui è il nostro idolo, ma proprio l'idolo di tutti e 4.
  Musu: Perché è un numero 2 e noi sosteniamo i numeri 2.
  Riccio: Poi c'è una canzone che finisce con "Your Life", ma nel nostro cuore diciamo sempre "Iolao".
  Musu: No io dico proprio "Iolao".
  Riccio: Perché non hai il microfono davanti.

16 - Ok ora lascio lo spazio a voi per dire tutto quello che volete: insulti, soprattutto insulti, se volete.  Musu: Io ascolto metal, ma comunque non ho mai amato la destra, e soprattutto il metal di destra, precisiamo.
  Mirchetto: Beh intanto grazie mille Luby per l'intervista, e soprattutto per la coproduzione, bella vecchio. Scaricate.
  Musu: Rubate il CD.
  Mirchetto: Ecco, ma nei negozi, perché di solito i poveretti come noi che portano in giro la distro sono sempre in passivo.
  Musu: Ah nel retro di copertina del CD, manca Have You Seen Him?, quindi da quella in poi i titoli sono sfasati, ma nel libretto e nel CD ci sono tutte e nel giusto ordine. Praticamente tu ignora il retro del CD, prendi solo la copertina e il libretto.
  Mirchetto: Stay Thrash!
  Riccio: Iolao for life!

Metto qualche altra foto presa dal Pulcio, scattate durante il release party, e poi 3 video, fatto da Sica, sempre al medesimo.

 

11/01/12

Eat You Alive - The Last Stage Diving



Eccoci qua con un disco fresco fresco di uscita (ha massimo una settimana di vita, infatti) e con uno dei titoli più tamarri mai esistiti (e questo è un bene). A breve pubblicherò anche un' intervista/chiacchierata fatta al gruppoil 6 gennaio, giorno seguente al release party del disco stesso.
Gli Eat You Alive sono un gruppo di Padova, che vede al proprio interno membri degli Antisexy (voce e batteria), attivi da qualche anno ormai (fecero uscire un demo nel 2008).
Bando alle ciance quindi parliamo del disco.
A grandi linee si tratta di un hardcore con varie influenze (che vanno dal rock'n'roll al metalcore al thrash, per esempio). La velocità è generalmente alta, con riffoni granitici alternati a riffoni più spediti ad altri più "tamarri", voce urlata e acuta, a cui fanno eco vari cori in puro stile old school.
La registrazione è decisamente ottima e rende al meglio.
Tra gli episodi più riusciti direi decisamente Control e Do It Better (che sono erano tra l'altro anche nel vecchio demo), Give Me A Break (inizio più tamarro di così forse solo Pump The Brakes dei Refused, e ovviamente a noi ce piace), What's The Problem e No Need To Excuse My Actions.
Forse gli unici cali di tensione in tutto il disco (se così si possono chiamare), a mio parere, sono invece Opposition And Conformity e For Myself.
Menzione dovuta per testi e grafiche.
Al release party han pure suonato due nuove canzoni, che promettono bene, vedremo cosa riserva il futuro.
Enjoy and support.

Tracklist:
1- What's The Problem
2- Control
3- A Step Forward
4- Ogni Secondo
5- No Need To Excuse My Actions
6- Have You Seen Him?
7- Opposition And Conformity
8- Do It Yourself (Do It Better)
9- The Strength In My Veins
10- Give Me A Break
11- The Taste Of Gold
12- For Myself
13- Higher Standard

Download (il file è con le canzoni in WMA e con pure il booklet)

P.S. Metto il download perché penso sia giusto che tutti possano ascoltarlo, ma visto che varie etichette e non hanno coprodotto il disco e soprattutto che è appena uscito, se ti piace compralo.

P.P.S.  Una precisazione, nel retro copertina del CD manca "Have You Seen Him?" quindi le canzoni dopo sono sfasate, ma nel CD e nel file è tutto giusto. (dovere di cronaca)

P.P.S. Sì, lo so, ho abusato delle parentesi.

P.P.P.S. Sì, lo so, ho abusato anche dei post scriptum.