25/08/11

Straight Edge - Motivi Di Una Scelta - 1

Giro la scena musicale e politica ormai da un po' di anni, e ne ho viste di cotte e di crude. Mi sono anche accorto che oltre a parecchi pregiudizi c'è pure molta ignoranza sul movimento straight edge e/o sulla scelta di vita "drug free" e sulle motivazioni, in particolare, che possono portare ad una tale scelta, proprio per questo ho deciso di pubblicare alcuni testi riguardanti questo argomento, i MOTIVI DI UNA SCELTA, questo è il primo, ce ne sono altri che posterò più avanti, alcuni tratti da un opuscolo che ho in casa, che si chiama "A Commitment For Life" che tratta proprio l'argomento straight edge, alcuni scritti da conoscenti amici o anche da me stesso, chi lo sa, non metterò le firme.


Una serata benefit, cena - dibattito - concerto, un problema dopo l'altro per l'organizzazione e gli accordi presi, non rispettati, col posto... Arriva la fine e il delirio è il più totale, continuo a riempirmi il bicchiere di vino, mi giro di scatto e vedo la mia mano che tiene il bicchiere tremare per la tensione e il nervoso; un lampo mi attraversa la mente, all'improvviso getto in terra il bicchiere, voglio essere in grado di gestire la situazione con le mie forze, senza aggrapparmi a nient'altro.
I motivi di una scelta...
Il voler affrontare un problema, una situazione difficile con le proprie forze, prendendo anche dei pugni nello stomaco, cadendo, ma rialzandosi sempre più forti... crescendo. Contare su me stessa senza ricorrere ad una sostanza esterna. Imparare anche a gestire il dolore, perché anche la sofferenza fa parte della vita, non fuggire ma guardare in faccia i propri fantasmi, guardarsi negli occhi e nell'anima, arrivare a toccare il fondo senza paura... Come "sostanza esterna" non intendo solo quelle ufficialmente chiamate droghe ma anche altre, che sempre droghe sono, come farmaci e psicofarmaci.
C'è chi al minimo malessere, ansia, dolore corre ad imbottirsi di tali prodotti, senza neanche prestare attenzione ad un segnale che lancia il proprio corpo, senza intraprendere un percorso di conoscenza di se stessa/o, della propria unione mente/spirito - corpo e non vedersi come mero aggregato di organi tutti scollegati tra loro e dal proprio vissuto, esperienze e sensazioni/tensioni.
Avere una lucidità mentale, sensazioni non alterate, sentire ciò che i propri sensi sanno avvertire in quel momento, prestare attenzione a ciò che possiamo percepire.
Non aver bisogno di una sostanza per riuscire a entrare in contatto con un altro/a individuo, per spezzare il muro di incomunicabilità.
Non aver bisogno di una sostanza per stare bene con se stesse/i e con gli altri/e, non per forza bisogna sempre "divertirsi" ed essere allegre, si può anche essere scazzate, timide o solitarie senza apprezzare troppo i locali e le feste... e non essere omologate al "divertimento a tutti i costi", un divertimento vuoto e superficiale... Riuscire a passare una serata senza "sballare" o bere per forza...
Facciamo tanti discorsi sulla libertà, sulla liberazione animale e della Terra quando non siamo in grado di liberare noi stessi, siamo contro ogni gabbia ma non ci rendiamo conto che abbiamo eretto delle gabbie mentali e siamo schiave/i di alcune sostanze: se non ci accendiamo ogni tanto una sigaretta per la nostre dose quotidiana di nicotina incominciamo a diventare nervose/i, abbiamo bisogno di una sigaretta, come possiamo avere il bigosno di rincoglionirci di fronte alla play station (con magari una lattina di coca cola accanto) e come non riusciamo più a gestire la nostra quotidianità senza il telefono cellulare, le e-mail, anche in questo caso siamo diventate schiave/i delle nostre protesi meccaniche, siamo noi stesse diventate le nostre protesi, e si sono impossessate delle nostre vite, cambiando il modo di percepire la realtà, le relazioni con gli altri/e...
Enorme contraddizione quando ci opponiamo a questa società industriale e ai suoi veleni e poi andiamo a prenderci delle polverine chimiche o dei prodotti come un anestetico per cavalli o oppio/erba super trattati, magari sotto esperimenti genetici, di qualche multinazionale come la Bayer... (e con la puerile giustificazione "ma non l'ho comprato"...) Mi sembra veramente assurdo andarci a intossicare il corpo mentre noi stiamo a prendere la verdura senza pesticidi, viviamo già in una società tossica, se poi ci mettiamo del nostro...
Tengo poi a precisare ai vegani vegetariani/e che tutti i vini in commercio, oltre ai soluti cancerogeni, contengono derivati animali. Il vino viene sottoposto ad un processo di chiarificazione: le impurità, i residui vengono trattati in superficie e scartati. I chiarificatori sono vegetali associati a gelatine per il rosso e a colla di pesce o caseina (dal latte) per il bianco. Questo da una mia ricerca, chiamando direttamente i produttori, di un po' di anni fa. Il confronto poi con quelli fatti in casa è lampante.
Alla domanda "forse questo non ha i chiarificatori animali" mi viene da dire che non ho mai visto nessuno/a stare a informarsi. Ma solo a bere sviando l'argomento e magari criticando chi si è mangiato un piatto non vegan... Il primo motivo per cui smisi di bere il vino fu proprio questo, da vegana e non da sxe...
I motivi di una scelta...

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