27/04/12

LadyCore 2 - Robot Has Werewolf Hand, Deathrats, Punch

Sembra lo scorso post sia stato apprezzato, bissiamo allora

"Hardcore is not for ladies"

Quante volte abbiamo sentito questa enorme cazzata carica di sessismo preconcetti e di una latente cultura machista degna dei though guy americani ultrapalestrati che cantano sforzando ogni muscolo del proprio corpo per far vedere quanto sono duri e puri e quanto sono forti?
A me personalmente questa cosa ha sempre fatto girare i coglioni, sarà perché mi è sempre stato sul cazzo il sessismo (che sia maschilismo o che sia femminismo, poco m'importa, il femminismo è morto e non ha più senso di esistere, ma non è certo questo il discorso che voglio fare ora quindi non intendo continuarlo), sarà perché mi sono sempre stati sul cazzo gli stereotipi, fai musica potente devi essere potente, sei gay devi fare musica "da frocio" e blablabla e blablabla e vaffanculo a tutti.
Proprio per questo ho deciso di fare una piccola raccolta di qualche gruppo in cui cantano delle ladies e di piazzarlo qua, giusto per ricordare che l'hardcore non è una cosa solo per maschi, giusto per ricordare che l'hardcore non è soltanto musica, e allora invece che dirlo e basta, facciamo anche nel concreto qualcosa per quello in cui si crede.


Robot Has Werewolf Hand (sì i link sono due ho messo sia il myspace che un altro sito)

I Robot Has Werewolf Hand furono un gruppo americano, di Buffalo, per la precisione, attivo dagli inizi del 2000 fino al 2004. Nella loro purtroppo breve esistenza hanno pubblicato un demotape (Get Confused?) del 2002 e un EP (The Love And Destruction) e un LP (The "Endless"), entrambi del 2003. Per intenderci il chitarrista, Justin, è lo stesso dei They Live, si quello dello split coi Ruination (vi scappa un "porco dio"?beh ci sta tutto). Hanno due cantanti, Dave, maschio, e Kristen, femmina. Il demo è più lento rispetto agli altri due dischi, un po' meno urlato, ma comunque abbastanza veloce, e pur sempre urlato. Rimane comunque acerbo e si sente. L'LP è il disco registrato meglio. Più distorto, più equilibrato a livello di suoni, il disco migliore tra i 3, forse. L'EP è registrato sempre meglio del demo, ma decisamente peggio dell'LP, la chitarra si sente meglio e forse si sentono troppo le voci (anche se non guasta, a dirla tutta). Le voci di Dave e Kristen si alternano bene a tratti si sovrappongono creando un ottimo intreccio. Il riffing rimane sempre di ottimo livello in tutti e 3 i dischi comunque. La miscela rimane sempre il misto tra hardcore e fastcore/powerviolence con le urla che fanno da contorno al tutto. La voce di Kristen è roca e urlata, non troppo acuta, non sforzata.
Mi spiace sinceramente che si siano sciolti perché, soprattutto l'LP, mi piace parecchio, e potevano sfornare altri gran bei dischi.




Gruppo di Washington, DC, scioltisi tipo 3 mesi fa (porco dio?sì, porco dio). Sono attivi da qualche anno e hanno pubblicato un 7" Self Titled (o un demo?ancora non ho capito) nel 2009, e Give Up, un altro 7", l'anno scorso. I Deathrats suonano un hardcore dalla velocità mediamente abbastanza elevata, con qualche accenno di melodia nei riff, il primo 7" è registrato meglio ed è più comprensibile di Give Up, ma a livello di canzoni  Give Up è più maturo. La durata media dei brani è poco superiore al minuto, che è un ottima cosa direi. Anche in questo caso sarei stato curiosissimo di sentire un terzo lavoro registrato bene e con le potenzialità di Give Up ma purtroppo non ci sarà.




Ed ecco a voi sto gruppo vegan straight edge che probabilmente ormai tutti quanti conoscete quindi evito delle gran presentazioni e passo direttamente ai dischi.
Han fatto un demo tape (adoro le cassettine io) nel 2007, registrato anche abbastanza bene (sicuramente meglio rispetto anche a dischi che siamo tuttora abituati ad ascoltare, dischi, non demo). Voce sforzatissima e acuta, molto roca, mi piace, anche se a tratti è quasi gracchiante e può risultare fastidiosa. Blast frequenti, alternati a parti più lente, mai eccessivamente pesanti comunque. Tutte le canzoni sono poi state incluse in uno dei dischi seguenti, riregistrate ovviamente.
L'anno dopo han pubblicato Eyeless, un 7". La qualità della registrazione grosso modo è la stessa del demo, un po' più nitida forse, ma ancora molto grezza, la soluzione musicale è la stessa, solo forse più incisiva, la velocità è aumentata rispetto al demo, ma allo stesso tempo sono aumentate anche le parti lente, che sono pure più pesanti e pestate.
Ancora un anno e nel 2009 esce il primo LP, omonimo. La registrazione è decisamente migliorata, il suono è molto più pulito (direi pulito al punto giusto). La voce è ancora urlata come piace a me (evviva evviva) ma più pulita allo stesso tempo (non nel senso meno urlata, ma nel senso meno roca). Il riffing/songwriting si fa più complesso, sempre rimanendo comunque abbastanza semplice ed essenziale. E attenzione attenzione, in qualche riff c'è pure una parvenza di melodia (poca, per fortuna però), e qualche sperimentazione in più, ma che non guastano in questo caso.
E l'anno seguente via con un altro LP, è la volta di Push Pull, questa volta. La voce è meno urlata ora, o meglio rimane sempre urlata ma è meno roca, più pulita, la preferivo prima, personalmente. Anche il suono in generale è più pulito e registrato meglio, anche del precedente LP. Si riducono le parti lente, tuttavia il disco risulta complessivamente meno incisivo rispetto ai precedenti (o per lo meno sicuramente rispetto al precedente). Rimane un bel disco comunque, anzi direi un ottimo disco, il problema è confrontarlo con i precedenti.
Toh, passa un anno ancora e nel 2011 pubblicano l'ultimo EP. La lunghezza media delle canzoni si alza lievemente. La registrazione è ancora una volta ottima. Forse più hardcore e meno fast rispetto al precedente, anche se rimane sempre veloce come disco. Anche qua è presente qualche pissolo spunto melodico,  ma meno azzeccato rispetto ai precedenti. La voce è migliorata rispetto a Push Pull ma non regge il confronto con Eyeless o l'LP. Forse il loro disco che mi piace meno, anche se rimane sempre un buon disco.

1 commento:

  1. E mettici pure i/le tedeschi/e Inner Conflict, che combinano straordinariamente bene testi seri, velocitá, energia e melodia grazie soprattutto ad una vocalist tecnicamente dotata. Per il resto quoto in pieno, fanculo al sessismo e all'omofobia nell'hardcore ed in qualsiasi altro genere musicale e contesto!

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