09/11/11

Le Storielle Del Manu - I Pesci, Che Buoni I Pesci

"Dai Manu, raccontaci una storia"

"E VA BENE, BAMBINI, VI RACCONTERO' UNA STORIA!"

C'era una volta un popolo di pescatori. Fossero stati solamente pescivendoli, non ci sarebbe stato problema. Erano anche umani, e questo complica la faccenda. In quanto stolti dominatori del Creato non s'accorsero in tempo di come il mare esitava a risarcire le fatiche di mesi spesi a gelare, come coglioni, al largo.
"Quello di pescatore è tutto sommato un mestiere appagante" - continuavano a ripetere in coro, ignari del fatto che con l'estetica non si mette su pancia. Nonostante i lunghi mesi di vane speranze e carburante sprecato erano ancora là, stolidi nella loro immensa e ineguagliabile stupidità. Inutile parlare di come nei numerosi villaggi, infestati dall'immonda prole, pelose donne e uomini barbuti iniziassero ad individuare le cause di questa funesta carestìa. Furono ben presto erette chiese e i luoghi del culto religioso, il culto del Pesce, restaurati per piacere al signore dei Pesci. I pesci veri però, checché ne pensassero le autorità, tardavano ad arrivare. Cosa dunque poteva essere alla base di questo terribile spreco di Vita? Forse, pensavano i pescatori, è solo questione di tempo. E, prima o poi, questo terribile flagello scadrà come qualsiasi vita umana scade. Ma di vite umane ne fecero in tempo a scadere molte, e prima della data suggerita dalla confezione. Mentre il perenne disagio continuava ad insinuarsi sotto le porte delle case, negli stomaci delle famiglie, ai poveri pescatori venne a mancare pure la "decennale" scorta di pesce surgelato. Evidentemente, pescivendoli più per vezzo che per natura, non pensarono che l'autosussistenza è la base di ogni rapporto economico. Che i soldi, per non parlar del tempo, non possono comprare cibo se non ve n'è a sufficienza per venderlo. Passarono quindi mesi, anni e alla fine il tempo divenne qualcosa di troppo difficile da tenere a bada. Specie a stomaco vuoto. Il declino della società delle branchie divenne quindi una triste fine annunciata, il capitolo al quale ogni giovane che si rispetti presta sempre poca attenzione. I pescatori morirono, tutti quanti. I pesci, nascosti nelle profondità dell'oceano, risorsero come fenici ittiche. A lodarsi troppo ci si imbroda a morte, evidentemente.

1 commento:

  1. nuova rubrica "i racconti di papà castoro"?
    però è figa..si si.

    RispondiElimina